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Scalea: una “scala” tra storia e mare
“Scalea, Scalea e come mi arricrea”, cantava un simpatico cantante napoletano ironizzando sull’ampia presenza vacanziera di turisti alla ricerca di luoghi incantevoli, spiagge vastissime e acqua cristallina nella quale galleggiare alla ricerca del relax last minute che non vorrai assolutamente lasciarti scappare (ps. Per chi fosse a digiuno di dialetto napoletano base *arricrea sta per divertire). Insomma tra serio e faceto e tra storia, cultura, arte e mare, ecco che si estende la sorprendente Scalea: meta preferita di migliaia di vacanzieri che guardano ad essa come ad una delle più ambite destinazioni estive.
Innanzitutto se ti stavi chiedendo (e sicuramente sarà così, nessuno lo mette in dubbio), quali motivazioni si celano dietro l’arcana etimologia di Scalea , beh, sappi che non è solo un rompicapo che attanaglia le tue giornate, ma da anni, se non da secoli, affligge anche glottologi e studenti di toponomastica, quindi, niente paura, sei in ottima compagnia! Sappi solo che la tesi più immediata, spontanea, seppur meno motivata, è quella che si rifà alla particolare struttura urbanistica del borgo, fatto, appunto a “scala”: forse non storicamente comprovata ed attestata, ma sicuramente più poetica.
SCALEA: DISTESA AL SOLE, ADAGIATA TRA I CEDRI
Ottanta km di sinuose scogliere, insenature naturali, tratti estesi di fine sabbia, grotte sommerse, tunnel sottomarini e isole: ecco la deliziosa Riviera dei Cedri, zona costiera tra le più suggestive di tutta la Calabria e sicuramente la più completa e variegata di paesaggi marittimi entusiasmanti. Dal comune di Tortora al nord, al comune di Paola al sud, ecco, quindi, che la terra dei cedri svela Scalea, una delle sue gemme più preziose che spicca, oltre che per le bellezze panoramiche, anche per la coltivazione del liscio Diamante o anche detto il “frutto dell’albero più bello”, il cedro appunto.
I deliziosi agrumi, però, sono soltanto un preambolo per quello che Scalea ti offrirà. Il suo litorale, infatti, che va dalla Baia del Carpino alla scogliera dell’ Ajnella , è un voluttuoso susseguirsi di imponenti pareti rocciose e grotte naturali, come la Grotta della Pecora che deve il suo nome alla stalattite a forma di testa di ovino che, imperioso, sormonta l’ingresso e la Grotta del “Tras’ e jesce” (entra ed esci), tunnel naturale che sbuca direttamente su una spiaggetta a forma di ditale e per questo detta appunto in dialetto Jiditale. Inoltre, numerosissime sono anche le calette isolate, ideali per gli amanti e i praticanti dello snorkeling, la pesca subacquea: i sub più esperti, infatti, non vorranno certamente perdersi l’emozionante esplorazione del mercantile Lillois , un relitto che giace a 60 metri di profondità, affondato da un siluro inglese due miglia al largo di Scalea il 28 marzo 1943.
Voglia di hotel e di offerte last minute da capogiro? Tranquillo, Scalea e il suo mare offrono centinaia di soluzioni a 3, 4 e 5 stelle che ti lasceranno senza fiato e soprattutto con un grande imbarazzo… quello della scelta! Ad esempio l’hotel Grand de Rose è il 4 stelle ideale: accarezzato dall’azzurra costa marittima e, al contempo, direttamente affacciato sul caratteristico centro storico.
TRA CASTELLI, RUDERI E TORRI: LA STORIA DELLA CALABRIA TRA LE PAGINE DI SCALEA
Parlando di caratteristico centro storico, non ti è quasi venuta una voglia matta di storia e cultura? Ovviamente sì ed ovviamente sei capitato nel posto ideale per un’enorme infarinatura di resti antichi, palazzi storici, arte e architettura che va dall’XI secolo in poi!
Scalea, infatti, non è solo un centro turistico della Calabria che riveste un ruolo di primo piano quale meta di tanti vacanzieri, per le sue grandi spiagge e il suo mare cristallino. Scalea con i suoi monumenti, l’arte e la cultura sarà la vera protagonista delle tue vacanze!
Partendo dai Ruderi del Castello Normanno , che spiccano nella parte alta di Scalea antica (centro storico) e risalgono all’XI secolo, luogo di una precedente rocca longobarda, al sontuoso Palazzo dei Principi, di epoca feudale, per lungo tempo di proprietà della famiglia Spinelli, passando per il Palazzotto Normanno, detto d’Episcopio, risalente al XII secolo e che durante la dominazione angioina divenne una vera e propria fortezza militare, alla Torre Cimalonga del secolo XV, costruzione cilindrica di stile aragonese, un tempo carcere mandamentale, alla Torre della Scalicella o di Giuda, così chiamata perché, secondo la leggenda, il guardiano di turno tradì la fiducia concessagli favorendo l’invasione nemica, fino alle 4 Porte di Scalea, ben descritte da Lorenzo Giustiani, viaggiatore erudito del XVIII secolo che segnò, tramandandoli, i nomi di ognuna di loro: una è detta porta di mare, la seconda è detta porta del ponte, da un antico ponte, in cui vi si vede un pezzo di artiglieria, la terza porta di Cimalonga, sede dell’omonima e su descritta Torre. Per finire, come ciliegina su questa torta dal gusto di “cedro”, le grotte di Torre Talao , un isolotto dominato dall’omonima torre aragonese ed oggi completamente inglobato nella terra ferma, caratterizzato dalla presenza di cavità naturali che hanno offerto riparo a gruppi di cacciatori e pescatori del Paleolitico Medio.
Tra grotte e torri, palazzi e ruderi, che ne diresti di un break rilassante in una delle tantissime ed accoglienti case in affitto, Bed & Breakfast o hotel economici con pensione completa proprio a due passi da tutte queste bellezze artistiche? Allora l’hotel Talao sarà l’ideale per la tua completa e rilassante vacanza made in Scalea.